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ESSERE SQUADRA, FARE SQUADRA: cominciamo dal principio.

Spesso nel mondo dello Sport, ma anche in quello lavorativo, si dice che “parlare la stessa lingua” è fondamentale per poter andare d’accordo, comprendersi ed ottenere, insieme, importanti obiettivi.

“Essere allineati”, “essere sulla stessa pagina”, “remare nella stessa direzione”, “essere sulla stessa barca” sono solo alcune espressioni gergali che ci aiutano a capire come comprendersi sia una questione che va ben oltre questioni grammaticali.

Atleti, allenatori, dirigenti, genitori sono tutti attori del mondo sportivo che parlano linguaggi differenti, sono persone che hanno storie di vita ed esperienze diverse.

Come fare allora a capirsi?

Una risposta può arrivarci se partiamo dal “principio”.

 

UNA PAROLA, TANTI SIGNIFICATI

Andando a prendere dal dizionario (Treccani) la definizione della parola Principio, possiamo trovare tanti significati, i principali sono:

L’atto e il fatto di cominciare.

Ciò che, in modo più o meno diretto, costituisce l’origine, la causa di un determinato fatto o di una serie di fatti.

Concetto che sta alla base di un ragionamento, di una convinzione.

Norma morale, valore etico che costituisce la guida, più o meno consapevole, dei proprî atti e orientamenti nella vita, nelle attività, nella condotta pratica.

Insomma, il principio è ben più di un banale inizio, ma rappresenta anche il nostro centro, quello che per noi è importante. In questo caso, parliamo anche di valori.

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DEFINIRE IL PERCHÈ

L’esperto di Leadership Simon Sinek parla dell’importanza di “Partire dai perché”, ovvero cominciare (dal principio) dai nostri valori, da ciò che per noi è importante, da noi stessi.

Sapere quali sono i nostri valori, i nostri perché è un primo importante passo verso una nostra chiarezza verso l’esterno.

Tuttavia, all’interno di una comunicazione e di un confronto, esistono anche i perché altrui, coi quali avremo sempre a che fare. Nel caso dello Sport il confronto è costante: un coach con un atleta, atleti tra di loro, coach e genitori, dirigenza ed allenatori, ecc…ecc…

Molte volte, in questi confronti, usiamo le stesse parole e siamo convinti di essere sulla stessa pagina fino a quando, nel concreto, assistiamo all’emergere di differenze, incomprensioni, tensioni e via dicendo.

Ecco perché, prima di intraprendere un cammino insieme (nello sport, nel lavoro e nella vita) è importante definire i valori, senza dare per scontato che quello che penso io sia quello che pensano anche gli altri.

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NEL CONCRETO

Una parola come “Impegno”, a seconda dei punti di vista, può assumere diversi significati:

  • per un coach: potrebbe significare uscire dal campo con la lingua per terra ogni singolo allenamento e partita
  • per un atleta: potrebbe essere ad allenamento e divertirsi
  • per un genitore: potrebbe significare il fatto che il figlio rispetti l’impegno nel rispetto delle altre sfere della vita. Può quindi essere sufficiente andare ad allenamento oppure saltarlo se sorgono impegni più rilevanti.

Il fatto che anche io sia stato sul condizionale, invita a riflettere sul fatto che certe parole, per noi importanti, debbano essere definite e chiare per tutti, così da poter ridurre incomprensioni.

Cosa aiuta, dunque, a comprendersi?

  • Prendere consapevolezza di quali sono i miei valori, i miei principi
  • Dare una mia definizione di cosa significano per me
  • Definirli anche attraverso dei comportamenti concreti
  • Condividerli con altre persone e scoprire quali sono i loro
  • Valorizzare le somiglianze
  • Venirsi incontro, con i comportamenti concreti, per quello che riguarda le differenze

Se vogliamo atleti, allenatori, dirigenti e, perché no, anche genitori motivati è importante dare ascolto e…valore alle persone!

L’ascolto e il prendersi cura di cosa è importante per gli altri permette di costruire un dialogo ed una relazione che, con il passare del tempo, sarà d’aiuto nei momenti di difficoltà che, gioco forza, capitano nell’arco di allenamenti, gare e carriere.

Infine, mettersi d’accordo e comprendersi con la parte genitoriale, permette di creare attorno ai giovani atleti un ambiente coerente e sereno, nel quale poter crescere e confrontarsi in armonia!

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