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Da Wish-list a Goals-list: 3 passi per Capodanno (e non solo)

Siamo arrivati alla fine di un anno e, solitamente, in queste occasioni scattano le liste dei buoni propositi e dei desideri per l’anno che verrà. Tutti noi, vediamo un anno nuovo come un’ opportunità per fare cose diverse, siano esse legate a sport, lavoro, vita personale, ecc…ecc…

Ma proviamo per un attimo a fare un salto nel passato, precisamente all’anno scorso, e a ripensare ai nostri buoni propositi e desideri di allora. Quanti di questi siamo riusciti a portare avanti? Quanti abbiamo raggiunto e quanti no?

Bisogna, a questo punto, fare una distinzione davvero importante tra termini che possono fare davvero una gran differenza nella compilazione della nostra “wishlist” per il 2015.

Che cos’è un buon proposito?

Un buon proposito è qualcosa che ci proponiamo di fare con maggiore continuità possibile.

Dire che il mio proposito è mangiare meno (soprattutto dopo le abbuffate Natalizie), per esempio, è sicuramente un buon proposito ma, per essere davvero tale e portato avanti, manca di alcuni dettagli: quanto peso voglio perdere? Entro quanto tempo voglio perderlo? In questo momento per me perdere peso è davvero la cosa più importante? (per rispondere a questa domanda pensate a quali sono i vostri valori) ecc…ecc…

E un desiderio?

Un desiderio è un qualcosa che speriamo succeda.

“Spero che il prossimo anno mi riservi belle sorprese” è un desiderio che molti di noi potrebbero avere ma rischia, tuttavia, di essere un po’ vago (quali sorprese vogliamo veramente?) e soprattutto sposta la nostra attenzione verso l’esterno, senza farci pensare a che cosa siamo in grado di fare per raggiungere o avvicinarci a ciò che desideriamo.

Se, per esempio, ci aspettiamo sorprese e novità dal punto di vista lavorativo è importante chiedersi innanzitutto cosa vorremmo: trovare lavoro, trovare un lavoro nuovo, ottenere una promozione, migliorare la comunicazione e i rapporti con i miei colleghi, ecc… ecc… Una volta che abbiamo stabilito cosa vogliamo raggiungere nello specifico la domanda successiva che potremmo farci, allora, sarà cosa posso fare io per avvicinarmi a questo mio desiderio?

Insomma, anche a Capodanno, parlare di buoni propositi e desideri rischia di lasciarci un po’ in balia degli eventi, il che può tradursi, nel tempo, al non farci raggiungere quello che desideriamo ed al farci sentire incapaci di raggiungerlo.

1. UNA PRIMA COSA DA FARE, QUINDI, È SOSTITUIRE BUONI PROPOSITI E DESIDERI CON LA PAROLA: OBIETTIVI!

Gli obiettivi sono un aspetto onnipresente ed importante nella vita, nel lavoro, nello sport e nelle nostre attività quotidiane.

In un articolo precedente comparso sul mio sito ho già parlato di come, parlando di obiettivi, bisogna fare una importante distinzione tra obiettivi:

  • DI PERFORMANCE
  • DI RISULTATO

Sempre nel precedente articolo si è parlato della differenza tra questi due tipi di obiettivo: mentre l’obiettivo di performance è centrato sulla persona e sulle risorse che essa può sviluppare, gli obiettivi di risultato si concentrano solo ed esclusivamente sul proprio posizionamento in una “classifica finale”.

Numerose ricerche hanno ormai dimostrato come ragionare su obiettivi di performance porti, sul lungo periodo, a risultati migliori non solo nel mondo sportivo.

2. LA SECONDA COSA DA FARE QUINDI È CONCENTRARSI SULLE PROPRIE RISORSE E QUALITÀ, INDIVIDUANDO DEI BUONI OBIETTIVI DI PERFORMANCE (ES. invece di mangiare meno potrei dirmi “mangerò verdura tutti i giorni”).

Per aiutarci a trovare dei buoni obiettivi di performance è utile ricordarsi che essi devono essere intelligenti, in inglese descritti con l’acronimo SMART, ovvero:

  • SPECIFICI: un obiettivo deve essere preciso. Migliorare, per esempio, è un obiettivo troppo vago, migliorare nel servizio fornito ai clienti, migliorare una percentuale di realizzazione ai tiri liberi invece sono esempi di obiettivi specifici.
  • MISURABILI: un obiettivo deve potersi misurare. La soddisfazione dei propri clienti e la percentuale dei tiri liberi nel basket sono valori che, sempre restando su esempi concreti, possono essere misurati in maniera oggettiva e quindi dare un’idea del percorso che si sta facendo.
  • (Atteinable =)RAGGIUNGIBILI: passare da nessun cliente soddisfatto a tutti i clienti estremamente soddisfatti è particolarmente difficile e poco sfidante, esattamente come pretendere di non sbagliare mai più un tiro libero in tutta la propria carriera. Ecco perché è importante porsi sfide possibili, né troppo facili (demotivano) ma nemmeno troppo difficili.
  • RILEVANTI: un obiettivo deve essere qualcosa di rilevante per noi, qualcosa di cui sentiamo l’importanza e che sia un sfida elettrizzante per noi.
  • (Time Bounded =)DEFINIBILI NEL TEMPO: un obiettivo deve potersi definire nel tempo. Più precisamente è importante definire obiettivi a breve, medio e lungo termine dal momento che, per esempio, passare dal 50% ai tiri liberi al 90% può apparire come una sfida troppo grande per un giocatore di basket. Se invece si ragiona su piccoli miglioramenti quotidiani e su tappe intermedie (migliorare del 10% a breve termine, del 20% a medio termine e del 30% a lungo termine) è possibile valutare con maggiore chiarezza il percorso che si sta facendo.

Ora che avete preso in mano la situazione e avete definito una goal-list (lista obiettivi) efficace rimane solo una cosa da fare.

3. SCRIVETE TUTTO ED ANALIZZATE IL CONTESTO IN CUI VI TROVATE.

Prendete un foglio e scrivete i vostri obiettivi, specificando quanto sono importanti per voi, e contestualizzando se sono a breve, medio e lungo termine dopodiché è il momento di rispondere alle seguenti domande:

  • Qual è il mio punto di partenza?
  • Quali sono i miei punti di forza?
  • Quali sono le aree su cui voglio lavorare per un miglioramento?
  • Di che supporto o aiuto posso avere bisogno per raggiungere i miei obiettivi?
  • Che risorse (umane, materiali, ecc…ecc…) ho a disposizione nel contesto in cui vivo?

Spero che trasformare un desiderio in obiettivo, imparare a renderlo un obiettivo efficace e motivante, avere consapevolezza del contesto in cui mi trovo e delle mie caratteristiche siano 3 step in grado di farvi brindare e finire quest’anno con uno spirito diverso verso ciò che per ognuno di voi è importante.

BUON 2015 A TUTTI! 

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